Sud Corea KBL: scudetto ai Mobis Phoebus
4-2 nella serie finale contro i Sakers
(foto KBL official site)
I Mobis Phoebus, dalla città di Ulsan, si sono riconfermati campioni nella Korean Basketball League chiudendo in gara 6 la finale scudetto contro i grandi rivali di stagione, i Changwon LG Sakers con cui hanno condiviso la prima posizione in regular season (40-14 il record). Dopo la vittoria dell’anno scorso (che fu decisamente più agevole con un netto 4-0) è così arrivato il quinto successo per Ulsan, seguito a quelli più recenti del 2007 e 2010, che ha permesso al club di raggiungere in vetta al palmares nazionale i KCC Egis, fermi a quota 5 titoli dal 2011. Nella decisiva gara 6, giocata in trasferta (sold out alla Changwon Gymnasium, 6238 spettatori), i Mobis si sono imposti per 79-76 guidati dalla doppia-doppia dell'MVP Gregory Stevenson (25+11) che ha risposto alla prova da 26+7 di Davon Jefferson. Dopo aver vinto gara 1, sempre lontano da casa, i campioni in carica si erano ritrovati sotto 2-1 nella serie ma il format (che prevede il 2-3-2) ha permesso ad Ulsan di rifarsi vincendo le 2 gare interne ed andando a Changwon con il primo, e risultato poi ultimo, match-point!
Nella post season i Mobis Phoebus avevano eliminato per 3-1 i Knights di Seoul (rivincita dell’ultima finale scudetto) mentre i Sakers avevano liquidato con un secco 3-0 i Sonic Boom. Fuori ai quarti Goyang Orions e ET Land Inchon mentre fra le altre erano rimaste fuori dai playoffs KCC Egis ed i Samsung Thunders.
Il miglior realizzatore stagionale (nonché secondo rimbalzista) è stato Tyler Wilkerson che ha chiuso con quasi 22 punti (high di 47) e 9.6 rimbalzi prima di lasciare il KCC destinazione Portorico. Dietro di lui Ricardo Powell (ET Land) ha segnato 18.5 punti mentre il primo nazionale è stato Sung-Min Cho (Sonic Boom) con oltre 14 punti a partita. Sotto canestro ha dominato Sean Evans (Anyang) che è stato l’unico a viaggiare in doppia-doppia ad uscita (13+12 con 32 doppie-doppie in 52 gare). Merito delle cifre di Evans va dato anche al compagno di squadra Tae-Sool Kim che prima di infortunarsi a febbraio stava viaggiando a 5.6 passaggi vincenti a partita, miglior assistman del campionato. Oltre all’apporto costante del passaportato Stevenson, per i campioni è risultata decisiva la stagione di Rodrique Benson e del centro Ricardo Ratliffe, uno dei migliori stoppatori del torneo. Nei Sakers, oltre a Jefferson, si sono messi in evidenza 2 ex Avellino: Christophe Massie ha giocato con il contagocce (17 minuti di media) ma ha prodotto cifre incredibili chiudendo con 9.4 punti e 7.1 rimbalzi tirando con il 66% dal campo. Tae-Jong Moon (al tempo conosciuto come Jarod Stevenson) ha invece segnato quasi 14 punti di media con oltre il 40% dall’arco. Fra gli altri nomi conosciuti abbiamo Courtney Sims (11+6 giocando 19 minuti), Ricardo Powell degli ET Land (18+7), l’ex Fabriano Ira Clark, la scelta Lakers del 2011 Ater Majok (giusto 12 gare ad inizio stagione) ed altri 3 giocatori che hanno fatto una breve apparizione in Italia, ovvero Michael Dunigan (Casale), Odartey Blankson (Rimini) e Julian Sensley (Livorno).
ps piccola curiosità storica, da qualche anno è stata abolita una regola alquanto ‘atipica’: in passato i giocatori stranieri (massimo 2 per squadra) non potevano superare i 203 cm di altezza ed in totale non potevano andare oltre i 4 metri!
© Riproduzione riservata